Scopri come Laura presenta in anticipo Natale e San Valentino con le rose Porta Nova
La carriera dell’artista floreale britannica Laura Leong è iniziata circa trent’anni fa. I suoi primi passi nella professione li ha mossi presso un negozio, dove ha affinato le sue capacità prendendo spunto sia dai colleghi che dai tutor del college. Durante questa conversazione, Laura ci racconta un po’ del suo percorso nel mondo florovivaistico, della sua passione per l’insegnamento dell’arte floreale e di alcuni toccanti aneddoti del periodo del COVID-19. Ma ci parla anche dei design che ha realizzato con le Red Naomi e White Naomi di Porta Nova in occasione di una recente dimostrazione dei fondamenti dell’arte floreale.

Ci può dire qualcosa di più sui suoi esordi nelle competizioni d’arte floreale?
Da subito mi sono sentita coinvolta dalla competizione, ma il mio impegno in questo ambito è cresciuto maggiormente negli ultimi anni. Ho capito che con la competizione le capacità di designer crescono a un ritmo più accelerato. Sono stata molto fortunata a vincere due volte i premi Chelsea Florist of the Year e l’Interflora Florist of the Year. La mia carriera è stata resa più interessante dalla competizione che mi ha permesso di viaggiare e fare dimostrazioni in tutto il mondo, portandomi ad essere sempre più coinvolta con il World Skills UK.
Ci racconti alcuni aneddoti coinvolgenti e incoraggianti del Regno Unito mentre affrontiamo la situazione generata dal Covid 19.
È stato fantastico vedere il personale infermieristico del nostro sistema sanitario ricevere riconoscimenti ed essere ringraziato per il suo incredibile lavoro, coraggio e altruismo. Molti grossisti del settore si sono recati nei vari ospedali per regalare fiori agli infermieri. Un membro della mia squadra in Irlanda del Nord lavora in un negozio che ha realizzato cinquanta bouquet per il personale sanitario nelle prime fasi di lockdown. La comunità locale si è riunita per organizzare e finanziare la raccolta di fondi. I fiori sono il nostro modo di dire grazie. Sono anche un modo per dimostrare alle persone isolate che non sono sole in questi tempi difficili.

Cosa la appassiona tanto nell’insegnare l’arte floreale?
Mi appassiona insegnare l’arte floreale perché durante la mia carriera ho avuto il privilegio di lavorare con del materiale botanico fantastico e con mentori eccellenti. Auguro alla prossima generazione di poter godere di altrettanta fortuna. Credo nell’impartire la migliore istruzione possibile e nell’applicarla al design commerciale utilizzabile nel settore ma anche in tutto ciò che più si avvicina all’arte.
Cosa ispira Laura?
Ciò che mi ispira maggiormente di solito è il materiale botanico di per sé: le sue caratteristiche uniche e come possano essere esaltate e valorizzate al meglio.